Sulla cultura dell’illegalità al Sud

Oggi, complice il tempo favorevole e il gran caldo, avevo pensato di andare al mare.

Solo che, essendo stanco per una gran camminata fatta ieri sotto al Sole e a trentacinque gradi, avevo pensato che non ce l’avrei fatta a fare sei chilometri, andata e ritorno, per raggiungere il mare.

Allora una persona a me vicina mi suggerisce: “perché non vai in pullman? Ti do il mio biglietto…io ce ne ho sempre uno, nel caso salga un controllore…”

Ho provato a convincerla che il biglietto va obliterato ad ogni viaggio, non solo quando sale il controllore, ma questa persona continuava a ripetermi: “ma nessuno lo fa, il biglietto… perché lo devo fare io???”

Ecco, è questa cultura dell’illegalità, anche nelle piccole cose, a rovinare irrimediabilmente il nostro Meridione: questo pensare continuamente che lo Stato sia al nostro completo servizio, e che noi non dobbiamo fare nulla per lui, neanche comprare e obliterare un misero biglietto.

Fin quando non comincerà una nuova cultura della legalità, credo che sarà difficile che il sud si risollevi dalla sua eterna condizione di arretratezza: e questa nuova cultura, credo che debba cominciare ad essere insegnata principalmente nelle scuole del sud… Perché, se gli adulti sono difficilmente recuperabili, i bambini sono di sicuro più facilmente plasmabili ai valori sani dell’onestà e del rispetto delle leggi.

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